Questo è il mio blog personale. Ci scrivo cose belle, cose brutte e cose strane. Se i miei post offendono la vostra sensibilità o chicchessia, siete liberi di chiudere e andarvene, nessuno vi obbliga a leggere. Non ho nessuna pretesa, è solo un dannato blog personale.

lunedì 29 novembre 2010

Dream, wish, hope and...

Sogna il tuo futuro come vorresti che esso fosse.
Desideralo fortemente, cercando di realizzarlo giorno per giorno.
Spera che tu riesca a raggiungerlo presto.

Sognare, desiderare e sperare. Sono probabilmente tre modi di agire che dovrebbero influenzare la nostra vita più di ogni altra cosa.
Seguire i propri sogni, sforzarsi affinchè essi si realizzino, fare sacrifici per loro. Il desiderio che essi non rimangano solo sogni. E la speranza, perchè purtroppo, non sempre tutto va secondo i nostri piani. Ma, da artefici del nostro destino, possiamo sempre fare qualcosa per modificare le cose.

Intendere i propri sogni, desideri e speranze non in senso utopistico, ma in una concezione prettamente realistica è possibile. È la via da perseguire per raggiungere la felicità, quella vera. È questa linea di pensiero che incide profondamente le mie azioni e decisioni.

E, il quarto principio, è forse molto più difficile da seguire: non dimenticare. Mai, qualunque cosa ci succeda: positiva o negativa, persone, cose, sensazioni, attimi. Dimenticare vuol dire perdere una parte di se e rimpiazzarla con il nulla. Dimenticare vuol dire rimuovere ricordi dolorosi per sostituirli a quelli felici: molto facile, ma così facendo, non cresceremo mai. Non dimenticare significa crescere, maturare giorno per giorno, portarsi un carico di "momenti di vita" sempre maggiore, da cui trarre insegnamenti e suggerimenti per la realizzazione della nostra vita.

A te che leggi: segui i tuoi sogni, per quanto impossibili, contorti o irrelizzabili che essi siano. Se pure non riuscirai a realizzarli, potrai avere la consapevolezza di aver vissuto senza rimpianti. Perchè essi, alla fine, non sono nient'altro che sensazioni provate quando non seguiamo il nostro stesso essere.

Dream.
Wish.
Hope.
...and don't forget!

domenica 21 novembre 2010

Expand your world!

Ultima puntata di lost, vista nuovamente: breve dialogo tra Jack e Desmond e le tante "riunioni" dell'alt reality. Ed ecco il post vero e proprio.

Quante volte prendiamo treni o autobus? Quante volte attendiamo il nostro turno in una sala d'attesa? Quante volte facciamo la spesa, passeggiamo, guidiamo tra il traffico o andiamo al ristorante?
In breve: quante volte veniamo a contatto con degli sconosciuti? Con persone che magari si incroceranno distrattamente e che saranno dimenticate dopo un attimo.
E se tra questi perfetti estranei, si potrebbe trovare un amico, una persona importante o l'anima gemella, che tanto ci si sforza di cercare in lungo ed in largo?
Non potrebbe essere quell'uomo con la maglia nera e la croce appesa al collo la persona che ci cambierà la vita? La carriera di quel bar in cui ci siano fermati di passaggio, chi ci assicura non sia il nostro complementare?

E rivedendo le prime stagioni di Lost (che, ripeto: per me non è stato solo un telefilm), mi viene da pensare....e se l'aereo non fosse mai caduto? Jack non avrebbe mai conoscito Kate, Charlie sarebbe rimasto un tossicodipendente, Sawyer un truffatore,  Locke non avrebbe trovato una ragione di vita...
Erano degli estranei, che il destino ha unito. Per sempre.

E chissà se quella ragazza dai capelli ricci che prende il treno insieme a noi non possa diventare un pezzo centrale nella nostra vita. Dobbiamo aspettare che sia il destino a fare la prima mossa? O tocca a noi buttarci ed "espandere il nostro mondo"?

The world ends with you. If you want to enjoy life, expand your world. You gotta push your horizons out as far as they'll go.
Il mondo finisce con te. Se vuoi avere il massimo dalla vita, espandi il tuo mondo. Devi spingere i tuoi orizzonti più lontano ogni volta che si ingrandiranno.

Espandi il tuo mondo.

Alla prossima!

martedì 16 novembre 2010

Just a new post

Come quando improvvisamente mi prendono quei periodi tristi e poco divertenti, da qualche giorno mi sento carico e pieno di vitalità, come se non potessi più avere problemi. Bhè, sicuramente meglio così!
E intanto con l'università si va sempre più avanti: domani arrivano ben 150 pagine solamente sull'Art Nouveau (tralaltro ho imparato che si scrive Nouveau e non Nuveau solo oggi) e sono riuscito a fare un primo lavoro su AutoCAD (delle proiezioni di solidi stupidi; nulla di particolare ma sono felice!).
Per il resto nulla da dire. Solo che in questi giorni mi sento così "senza nulla da fare"...troverò un modo per passare le giornate simpaticamente? Alla prossima!

ps: mi sono arrivati in settimana i biglietti per il concerto del 27 febbraio a Milano dei Sonata Arctica. Si, sono indubbiamente felice!

lunedì 15 novembre 2010

Other media

Ho aperto la pagina ufficiale di Facebook per il blog. Parallelamente a questa, userò quella del social network per condividere i "flussi" di coscienza e i miei pensieri. Faccio ciò per una questione di ordine: condividere cose brevi, rapide, di poche righe (traduzione "interpretative" di canzoni ad esempio), preferisco farlo con delle semplici note di Facebook. Userò lo stesso il blog, ma per interventi più sostanziosi.

venerdì 12 novembre 2010

...but I cant recall her name

Sono qui, mentre eseguo il backup del mio portatile (tra musica, documenti per la facoltà e quello che ci metterò in futuro, se perdo solo qualche megabyte, mi suicido) a pensare ad una canzone che mi piacque tanto all'epoca quanto ad oggi. È Whatsername dei Green Day, l'ultima traccia dell'album American Idiot. Un brano semplice, senza troppe pretese, con un testo così banale, scarno, ma che mi ha colpito e mi ha fatto riflettere un bel pò.
Il protagonista ripensa a "lei", una ragazza di cui ha tantissime foto e probabilmente con cui ha passato parecchio tempo della sua vita. Ma le loro strade si sono separate e da allora non si sono visti più. Gli anni sono passati e riesce a ricordare la sua faccia, ma non più il suo nome. Ha "dimenticato lei, ma non il tempo..."

Quante persone importanti nella nostra vita perderemo? Con quante passeremo momenti bellissimi che rimarranno impressi nel tempo, ma che la vita farà finire prima o poi? Quante ne abbiamo gia perse?
Vi lascio con questi pensieri, tutt'altro che felici e sereni, devo ammetterlo. Ma c'è un posto in cui non potranno mai scoparire. Sta a voi trovarlo.
Alla prossima!

Thought I ran into you down on the street
Then it turned out to only be a dream
I made a point to burn all of the photographs
She went away and then I took a different path
I remember the face
But I cant recall the name
Now I wonder how Whatsername has been

Seems that she disappeared without a trace
Did she ever marry 'ol Whatshisface
I made a point to burn all of the photographs
She went away and then I took a different path
I remember the face
But I cant recall the name
Now I wonder how Whatsername has been

Remember, whatever
It seems like forever ago
Remember, whatever
It seems like forever ago

The regrets are useless
In my mind
She's in my head
I must confess
The regrets are useless
In my mind
She's in my head
From so long ago
Go--go--go--

And in the darkest
If my memory serves me right
I'll never turn back time
Forgetting you, but not the time... 

mercoledì 10 novembre 2010

Qual è il posto in cui vorresti essere in questo momento? e perché?

Vorrei essere dappertutto e in nessun luogo.
Sicuramente esistono tanti posti dove mi piacerebbe trovarmi adesso (e magari non solo per un effimero momento). Non voglio certo dire che nel luogo in cui vivo mi trovo male: i periodi negativi capitano sempre ed è così che la vita va avanti. Sarebbe troppo facile scegliere un posto perfetto e viverci, senza cose negative ed il viavai che la vita porta con se.

Dove vorrei davvero essere? Dove potrei essere libero ed inseguire i miei sogni. E credo di esserci in fin dei conti in un luogo del genere.

martedì 9 novembre 2010

Hand in my pocket

Sentita oggi su Virgin Radio nella rubrica rock in translation mentre tornavo dalla facoltà. Bellissimo testo (vi allego la traduzione italiana) e sonorità...devo cominciare ad ascoltare qualcosa della Morisette.
Un vero e proprio inno alla vita, mi rende felice e fa capire che è inutile fossilizzarsi sui propri problemi, per quanto essi possano essere brutti e pesanti. Basta sorridere. Just smile =)






Sono squattrinata ma sono felice
Sono povera ma sono gentile
Sono bassa ma sono sana, si
Sono altezzosa ma ho i piedi per terra
Sono sana di mente ma sono schiacciata
Mi sono persa ma sono ottimista, tesoro

E a cosa tutto si riduce
E’ che tutto sta per andare bene, bene, bene
Perché ho una mano in tasca
E l’altra sta dando il cinque

Mi sento ubriaca ma sono sobria
Sono giovane e sono sottopagata
Sono stanca ma sto lavorando, si
Mi preoccupo ma sono insoddisfatta
Sono qui ma sono veramente andata
Sono in torto e sono dispiaciuta, tesoro

E a cosa tutto si riduce
E’ che tutto sta per andare abbastanza bene
Perché ho una mano in tasca
E l’altra sta dando un colpetto a una sigaretta

E a cosa tutto si riduce
E’ che non l’ho ancora previsto
Perché ho una mano in tasca
E l’altra sta facendo il segno della pace

Sono libera ma sono concentrata
Sono verde d’invidia ma sono saggia
Sono severa ma sono cordiale, tesoro
Sono triste ma sto ridendo
Sono coraggiosa ma mi sto cagando sotto
Sono malata ma sono carina, tesoro

E a cosa tutto si riduce
E’ che nessuno l’ha ancora previsto
Ma ho una mano in tasca
E l’altra sta suonando il pianoforte
E a cosa tutto si riduce, amici miei, si
E’ che tutto va semplicemente bene, bene, bene
Perché ho una mano in tasca
E l’altra sta chiamando un taxi

venerdì 5 novembre 2010

Il vagabondo ed i sedici dei

Oggi ho finito il videogioco "Shadow of the Colossus" e ho voluto dedicare un post del blog su questa piccola perla per PS2. Giocato immediatamente subito dopo aver finito ICO, sono rimasto enormemente sorpreso da SotC. Va detto che gia lo giocai una volta tanto tempo fa ma, per la concomitanza con Final Fantasy XII, lo abbandonai praticamente a metà.
Ed ora l'ho completato. Non voglio parlare degli aspetti tecnici del gioco o dei suoi mille difetti (telecamere), ma delle emozioni che una storia raccontata se non per parti essenziali, con tanti enigmi e misteri, possono suscitare.
È bellissimo vedere Wander il vagabondo che, tutto da solo, si aggira per una mappa da far invidia a GTA: Vice City e combatte contro i sedici idoli del gioco, il tutto solo e soltanto per l'amore di Mono, che attende all'altare del Sacrario del Culto, avvolta in un vestito di un bianco intenso come non mai. E, nonostante uccidere i colossi non l'ho reputata una cosa giusta (mi facevano pena in fin dei conti...) e la sensazione sempre più crescente che Wander fosse solo una pedina nelle mani di Dormin, alla fine il messaggio che il gioco trasmette è di una solennità unica. Esistono davvero persone disposte a mettersi contro gli stessi dei e contro il mondo, affrontare da soli ogni tipo di pericolo solo per Amore?
E una nota anche per lo splendido legame tra Wander e Agro, fedele compagno ed amico, unico appiglio per scappare dalla solitudine delle lande dimenticate...

mercoledì 3 novembre 2010

Stratovarius

Da tantissimo tempo che non sentivo gli Stratovarius. Il periodo in cui mi fissai per loro fu probabilmente l'inizio di dicembre di due annetti fa. Riuscirono a farmi riprendere da un periodo non particolarmente felice.
Forse il loro difetto principale è di aver fatto mille album praticamente tutti uguali. Ma ogni volta che mi sento giu o mi serve un pò di carica, i ragazzi finlandesi non sbagliano mai.
Hunting high and low è la prima canzone che ho sentito degli Stratovarius e risentirla ora dopo davvero TANTO tempo mi fa un effetto stranissimo...