Questo è il mio blog personale. Ci scrivo cose belle, cose brutte e cose strane. Se i miei post offendono la vostra sensibilità o chicchessia, siete liberi di chiudere e andarvene, nessuno vi obbliga a leggere. Non ho nessuna pretesa, è solo un dannato blog personale.

sabato 18 dicembre 2010

Get rid the pain of bein' a man

Uno dei miei pensieri più frequenti, che oggi come ieri mi dà da ragionare: "e se fossi nato donna"?
È una cosa che mi sono sempre chiesto. Non mi riconosco appieno nella classica figura dell'uomo: vigoroso, forte fisicamente ed emotivamente, una guida per gli altri, con le idee chiare ed i propri obiettivi, sempre in grado di valutare la situazione e prendere decisioni senza affidarsi a nessuno, una fonte di sicurezza.
Non riesco a vedermi in quest'ottica. Riconosco le mie fragilità e la voglia che spesso provo di potermi appoggiare ad un'altra persona, abbracciarla silenziosamente per ore, per trovare conforto in essa. E si, anche piangere più spesso, davanti a storie commoventi o eventi tristi. Piangere e sentirsi al sicuro tra le mani di una persona pronta a farmi sentire al sicuro. Quando capitano quei "momenti no", fare affidamento su qualcun'altro, guardarlo negli occhi e, senza parlare, sentirmi già meglio.
Pensate quello che volete, ma se una volta finito il mio tempo sulla terra potessi esprimere un desiderio, probabilmente sarebbe quello di nascere donna.
Magari una piccola ragazzina dalla pelle chiara, capelli lisci, dolce e un pò rompicoglioni. E possibilmente con poche tette se fosse possibile.

giovedì 16 dicembre 2010

Arctica's girls

Sonata Arctica. Uno dei miei gruppi preferiti in assoluto, capaci di sfornare in poco più di una decina di anni 6 album capolavoro (su Unia ho delle riserve, ma questa è un altra storia). Ma non voglio parlarvi dei miei gusti musicali, anzi: uso i Sonata come pretesto per parlarvi di una cosa che spesso e volentieri diamo per scontata. Ma andiamo con ordine!

I Sonata, come tema ricorrente nella maggior parte delle loro canzoni inseriscono personaggi femminili che spesso e volentieri, nel bene e nel male, finiscono per spezzare il cuore al protagonista dei loro brani. Dana, Tallulah, Juliet, la donna di The dead skin, di San Sebastiam...
Ecco. Prendiamo ad esempio il caso di Tallulah: lascia il suo ragazzo senza riuscire a spiegare lui i motivi, a causa della difficoltà del parlarne. Ma poi viene vista mano nella mano col batterista della band del suo ex. E viene spontaneo chiamare Tallulah in modi poco eleganti.
Ma ragioniamoci. Davvero conosciamo una visione globale dell'evento? No! Che ne sappiamo noi di Tallulah, delle sofferenze che potrebbe aver passato nel riconoscere dentro di se la morte dei sentimenti verso il protagonista e la nascita di un nuovo amore verso il batterista? E chi ci assicura che il suo stesso ex sia una persona perfetta? È troppo facile additare Tallulah la puttana. Troppo. Ed è estremamente difficile sentire tutte e due le versioni, le facce della stessa medaglia.

E noi, quante volte nella vita di tutti i giorni scegliamo di seguire l'idea più facile, senza nemmeno voler sapere una sua controparte.
La verità sarà sempre una sola. Ma difficilmente la si vede sentendo una voce. Essa va ricercata, analizzata e costruita. E, naturalmente, difesa se crediamo in essa.

Per me Dana era una ragazza fin troppo libertina, sempre alla ricerca di svaghi e giochi proibiti. E il padre ad un certo punto non è riuscito più a sopportare una figlia del genere.
E Tallulah mi piace pensarla come una donna forte che ha pianto giorni interi per la fine della sua storia, e che ne ha sofferto ma che ha scelto di chiuderla perché, a suo discapito, Cupido ha scelto per lei un'altra persona.

lunedì 13 dicembre 2010

"Turbini e tempeste io cavalcerò, volerò tra i fulmini per averti. Lo faresti per una persona speciale ?

[Formspring Question]
Non potevano fare una domanda migliore per siglare la mia domanda numero MILLE su Formspring. Grazie.

http://www.angolotesti.it/G/testi_canzoni_gianna_nannini_1854/testo_canzone_meravigliosa_creatura_55811.html

Sul serio, questo è un testo bellissimo. Ci leggo dentro non una storia d'amore. Di più. Ci vedo un innamoramento totale, la voglia di stare accanto alla Meravigliosa Creatura, ma la paura nel volersi dichiarare, dovuta ad un possibile rifiuto o, ancora più romanticamente, alla rottura di questo amore lontano/vicino che il protagonista nutre nei confronti del suo amore.
La forte voglia di vivere per Lei, per i suoi occhi incantevoli, per ciò che rappresenta. Veglio su di te, ti osservo e ti adoro. Muoio d'amore meraviglioso, un verso commovente come non pochi, messo proprio alla fine di questa poesia in musica.

E davvero abbiamo paura di turbini, tempeste e fulmini quando in gioco c'è l'Amore?
Amor Vincit Omnia.

Grazie per questa commovente domanda numero 1000, mi serviva una cosa del genere.

domenica 12 dicembre 2010

In cosa credi e in cosa dubiti?

[Formspring question]
Credo nella speranza, nel potere dei sogni e dei desideri, che ci aiutano giorno dopo giorno ad andare avanti. Se capisci davvero come funziona il mondo, solo grazie a speranza, sogno e desideri riesci ad andare avanti. Credo nell'esistenza della vita al di fuori della nostra terra, credo che un Dio esista. Credo nella forza della mente umana e in certi fenomeni paranormali. Credo nei valori dello scoutismo. Credo che l'essere umano lavori simultaneamente con mente, cuore ed anima. Credo che "Amor Vincit Omnia", nell'infinito potere dell'arte, dell'immaginazione e della musica.

Dubito che la democrazia sia sempre la scelta giusta. Dubito che un mondo senza ipocrisia possa essere il migliore possibile. Dubito dell'amicizia in alcuni casi. Dubito nell'oggettivismo e nelle discriminazioni di qualsiasi tipo. Dubito che l'omologazione e il non essere e pensare differenti faccia del nostro mondo un posto migliore.

sabato 11 dicembre 2010

About the miracles

Voglio lasciare su questo blog una mia piccola riflessione ed idea su ciò che molta gente considera e riconosce come "miracoli".
Partiamo dal presupposto che NON credo nei miracoli: penso che tutto ciò che sia etichettato come tale altro non sia la prova più tangibile delle nostre infinite risorse mentali, che non comprendiamo appieno (ci sono migliai di scritti sui "poteri" nascosti della nostra mente). Prendiamo ad esempio luoghi di pellegrinaggi cristiani come Lourdes o Fatima, dove sembrano avvenire guarigioni ai limiti della scienza. Etichettiamoli pure come miracoli. Ora, in base a quale principio il "dispensatore" di miracoli sceglie a chi guarire il tumore e a chi no? Sono più propenso a credere che l'unione mentale di più persone, suggestionate anche dalla particolare atmosfera del luogo sia la vera artefice di tali guarigioni.
Le infinite capacità della mente di influire sul nostro corpo, sulla nostra salute (come l'effetto Placebo) e sull'ambiente esterno. Non a caso, i cosiddetti fachiri o santoni asiatici hanno dimostrato di poter sopportare situazioni estreme, ai limiti dell'umanità. Tutta questione di allenamento celebrale e concentrazione.

Mi piace pensare che più menti possano unirsi tra di loro addirittura per creare una sorta di simbiosi, che le porti a comunicare e comprendersi facilmente, con poche parole, quasi come se si diventasse "uno". Proprio come quando si vive una storia d'am
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giovedì 9 dicembre 2010

Ognuno ha un proprio modo di amare. Secondo te è vero, o esiste un unico modo? Tu come la pensi u.u

[Formspring question]

Mi piace la domanda **
Partendo dal fatto che ho una concezione dell'amore abbastanza particolare. Quindi si, ogni persona ama in modo diverso.
Innanzitutto, credo che cercare l'amore in ogni dove, rincorrerlo in ogni ragazza, provarci con tutte insomma, sia una cosa inutile. In quel caso, non si verrà praticamente mai a creare un vero amore, ma solamente un'attrazione fisica che porterebbe ad una "storia" che morirebbe prima di nascere. L'amore ti bussa alla porta ^^
Delle persone credo ci si innamori giorno per giorno. Magari la conosci da anni o da poche settimane, ma un giorno capisci chiaramente che provi qualcosa in più per quella persona.
Amare qualcuno vuol dire condividere momenti belli, brutti, le piccole avventure di ogni giorno e si, anche i momenti smielati ultraromantici.
Per il resto, non sono geloso e non potrei mai esserlo. Sul serio, la gelosia è una cosa che non concepisco affatto, e anche se venissi tradito, probabilmente riuscirei a perdonare. Se lei si trova più felice tra le braccia di un altro che nelle mie, non vedo il motivo di costringerla a rimanere con me se lei non è più attratta da me ma è innamorata di un altro. Si, so strano lo so >.<

mercoledì 8 dicembre 2010

as I'm startin' to burn ♫

Scrivo queste righe di notte, sotto le coperte, sullo schermo di un cellulare. Scrivo per esternare a te, chiunque tu sia (semmai qualcuno leggerà davvero, ma ne dubito), quello che mi sta letteralmente uccidendo da tanto, troppo tempo. E che tengo chiuso in me da secoli e che ora rischia di esplodere.

Crediamo davvero che essere altruisti, gentili il più possibile, buoni e sorridenti sia sempre la cosa migliore? Che "fare finta di non vedere" in alcune situazioni sia la scelta più saggia da fare?
E se la gente cominciasse ad approfittarsi schifosamente di te? Se non riusciresti a vedere null'altro che menzogne, ipocrisia divagante, comportamenti ed atteggiamenti sempre più al limite?
È questo ciò che vedo io da tanto tempo. E da tanto tempo ho fatto finta di non vedere, di far finta di nulla. Dicendo tra me e me "no vabbè, non lo fa con malizia o per un secondo scopo".
E tenere tutte queste piccole cose dentro di se, da solo, non è affatto facile, e sento che da un momento all'altro potrei esplodere, facendo del male a persone che riesco ancora a stimare.

E poi? E poi mi sono rotto i coglioni di sorridere sempre e comunque, mascherando un malessere che faccio finta non esista. Basta a passare sempre per il tizio ottimista che sembra "non fottersene di niente" qualunque cosa accada. Basta sdrammatizzare anche sugli eventi più seri per non deprimersi in continuazione. Continuerò a fare così solo verso le persone di cui ancora posso e voglio fidarmi.

A tutto ciò si va ad aggiungere una situazione particolare che conoscono si e no 4-5 persone, e che va avanti da un paio di mesi e che la notte mi trattiene sveglio più di quanto voglia. Ma quest'ultima è una di quelle cose che, volente o nolente, devo affrontare e superare da solo.

Per il resto, "il Macca" simpatico allegro e solare potrebbe non farsi vivo per un bel po'.

Avevo bisogno di sfogarmi stanotte. Anche se nessuno probabilmente leggerà queste righe, mi sentito di doverle scrivere. E vorrei urlarle.

Urlare tutto ciò che mi tengo dentro da tanto, troppo tempo.

martedì 7 dicembre 2010

Chaos;

Si, alcune cose mi cominciano a stare sui coglioni seriamente ora. Niente in particolare. Solo scazzato, pesantemente, nell'ultimo periodo.
Sperando che passi in fretta.

Runnin'

Vi ricordate tutti il simpatico Macca sempre allegro e felice, impossibile da far deprimere? Bhe, da un paio di giorni non posso dire di essere perennemente col sorriso sulle labbra. Nulla di serio, ci mancherebbe.

Sento semplicemente una forte apatia interiore, che mi spinge a lasciarmi vivere i giorni che si susseguono senza praticamente fare mai nulla di concreto, buttando le giornate una dietro l'altra.
Un'altra cosa che mi rende un pò "giù" ultimamente sono alcuni pensieri che ho fissi in testa e, prontamente, ritornano la notte accompagnandomi fino al risveglio. Passerà? Sicuramente. Ma non so tra quanto tempo...

Ho quasi deciso che stasera mi imbottisco di giubbini, mi infilo le scarpe da ginnastica e si va a correre, per scaricare un pò di stress accumulato ultimamente, per riordinare le idee e sfogarmi.
Cuffie nelle orecchie e via, correre sempre dritto di fronte a se fino a quando non si scoppia per la fatica.

lunedì 6 dicembre 2010

About the sex

Ecco quello che avevo promesso su Formspring tanto tempo fa, ricapitolato e scritto in un italiano (spero) decente, riguardante il mio pensiero sulla sfera sessuale.

Qualche volta, mi è passata per la testa una strana idea: come sarebbe il mondo se fossimo liberi dalle pulsazioni sessuali? Se tante nostre azioni e sforzi non fossero finalizzati all'avere un rapporto sessuale, il nostro modo di vivere, sarebbe in un qualche modo migliore?

Sin dai tempi antichi, l'uomo è sempre stato schiavo del sesso: imperatori, re, uomini importanti e semplici persone sono state rovinate a causa di tradimenti e eventi avvenuti sotto le lenzuola. Chiunque potrebbe perdere la testa di fronte alle tentazioni dell'eros, questo è un dato di fatto.
Senza condannarlo come una cosa negativa, mi scaglio solo contro il modo che abbiamo sempre avuto di intendere il sesso. Perché sono sicuro che se avessimo tutti un atteggiamento più aperto verso esso (ma non libertino!), tante cose negative non le vedremmo ogni giorno.

E rilancio la mia idea di un mondo dove il sesso sia finalizzato solo alla procreazione. Dove una gran parte delle nostre energie potrebbero essere spese in modo alternativo, in svariati modi.

Ed infine l'amore: nascerebbe e si diffonderebbe un nuovo tipo di amore, basato soltanto sui sentimenti. Non si guarderebbe più l'aspetto fisico del proprio partner, e le classiche "troie" o i corrispondenti maschili, ormai privi della loro arma di seduzione basata sull'attrazione fisico-sessuale, non esisterebbero più, con conseguente vantaggio della società.
Esiste al giorno d'oggi un amore vero, che trascende dalla componente sessuale? Che ti fa venire voglia solo di dormire abbracciato alla persona amata e di vivere ogni giorno della tua vita con lei?
Voglio credere che esista e che, prima o poi, tutti lo incontreremo. E lo vivremo. Con o senza sesso.

Ultima provocazione: se vi proponessero di poter continuare la vostra vita da essere asessuato, in grado di non provare più alcun tipo di piacere o desiderio sessuale, accettereste? Io ne sarei abbastanza tentato, sinceramente.

domenica 5 dicembre 2010

V for Vendetta

Ieri ho passato il sabato sera in casa (non avevo voglia di uscire) e mi sono deciso finalmente a vedere il film V for Vendetta. Premettendo che ho dovuto passarlo dal pc fisso al portatile per godermelo in HD e, tra una cosa e l'altra, se ne è andata una buona un oretta o poco più solo per il "ponte USB" (2Gb di penna e 7.5 Gbdi film).

All'inizio mi sembra il classico film che vuole lanciare idee di libertà e di rivoluzione contro un regime autoritario. Ma, andando avanti con la visione, ho appezzato il personaggio di V come non mi sarei mai aspettato. La sua decisione dura di vendicarsi e di cambiare il sistema corrotto e oppressivo, usando metodi tutt'altro che "giusti" o pacifici, la sua capacità di sfidare apertamente il governo e di parlare ai cuori degli abitanti di tutta Londra (nell'ultima parte del film sono loro i protagonisti veri e propri) e, soprattutto, la sua stessa consapevolezza nel riconoscere quasi come sbagliate le sue azioni. Ma necessarie.
E poi c'è Evey. Non la solita donna che si limita a rubare il cuore del protagonista. Una ragazza che, in fin dei conti, nulla fa per combattere il governo. Anzi, lo accetta passivamente. Ma l'incontro con V, il suo vivere con l'uomo mascherato, il periodo in galera, la morte e la rinascita a nuova vita, trasformatasi in una nuova persona (non a caso non viene riconosciuta nemmeno da una sua collega), e la comprensione dell'insegnamento di fondo di tutte le 2 ore e più di film: si può uccidere una persona, darle fuoco, mutilarla, torturarla o altro. Ma le sue idee. Quelle no. Non si possono distruggere in nessun modo. E morire per esse altro non è che uno dei punti più alti che possa raggiungere un essere umano. Non a caso la seconda chiave di lettura di V for Vendetta può essere proprio il percorso di maturazione e trasformazioni di Evey secondo il mio parere.

E poi c'è il tema dell'amore, l'unica cosa che sia stata in grado di inceppare il piano di V, progettato per oltre 10 anni. L'unica incognita mal considerata: l'uomo in grado di resistere ad una pioggia di proiettili di una squadra d'assalto senza perdere lucidità o sbagliare qualche calcolo, si ritrova a prendere a pugni un vetro e piangere a causa dell'amore.

Mai un film mi aveva così scosso in vita mia (il 5 Novembre del finale è una delle scene più significative di sempre). E credo che sia una pellicola che andrebbe fatta vedere nelle scuole, discussa e analizzata.
Perché spesso e volentieri, svendiamo le nostre idee e la nostra coerenza, come se fossero nulla. Dimenticandoci troppo presto che le idee, anche quelle del singolo, hanno tutto il potenziale capace di spostare (e distruggere) le montagne.

venerdì 3 dicembre 2010

Riddle of Stars

Dopo una settimana abbastanza intensa in facoltà (due prove intercorso: storia del design, che dovrebbe essere andata molto bene, e matematica, dove so che avrei potuto fare assai meglio), sta per arrivare il weekend, e col finre di esso un nuovo ciclo di sette giorni, almeno più rilassante di quello appena trascorso.

Quanto vorrei mollare tutto solamente per un paio di giorni, andare sulla cima di una montagna, o un posto dove la notte sia possibile dormire col naso all'insù e godersi la vista di un cielo stellato, limpido e luminoso. Di fronte a quello spettacolo (l'ho visto tanti anni fa l'ultima volta) ci si dimentica di tutte le preoccupazioni ed i problemi della nostra vita. Si da ascolto solamente al cuore. Per quei pochi attimi rinascere, con l'anima rinnovata e ripulita dalla vita di tutti i giorni.
Spettacolare e riflessivo da vedere da soli, diventa una delle esperienze più belle che si possano fare se accanto a noi c'è qualcuno, meglio ancora se sia una persona importante per noi...
Ma il clima è quello che è in questo periodo...e le caldi luci della città hanno tristemente rapito la bellezza delle lanterne immortali che ci osservano da mille e più anni...

mercoledì 1 dicembre 2010

Quindi, sei cristiano? E se Dio non influenza in nessun modo la vita degli uomini, che fa tutto il giorno? Ma poi, credi che sia una persona o un qualcosa di indefinito? Se dici che sta a guardarci forse credi che sia umano? E da dove sarebbe uscito lui?

[Formspring question]
Non mi definisco cristiano nel senso comune del termine. Sono contrario ad alcune cose della religione cristiana, soprattutto quelle riguardanti la Chiesa e le sue opinioni/morali.

Il dio che mi immagino non influenza la nostra vita, semplicemente ha dato la scintilla perchè tutto cominciasse (vedilo come un Motore Immobile aristotelico). Si limita a fare da spettatore, senza mai intervenire nelle nostre scelte.
Lo vedo come un qualcosa di indefinito, qualcosa che la nostra mente non può comprendere (pensa ai versi del Paradiso della Divina Commedia), ma sa che c'è, li, da qualche parte, che sia sempre esistito e sempre esisterà.

lunedì 29 novembre 2010

Dream, wish, hope and...

Sogna il tuo futuro come vorresti che esso fosse.
Desideralo fortemente, cercando di realizzarlo giorno per giorno.
Spera che tu riesca a raggiungerlo presto.

Sognare, desiderare e sperare. Sono probabilmente tre modi di agire che dovrebbero influenzare la nostra vita più di ogni altra cosa.
Seguire i propri sogni, sforzarsi affinchè essi si realizzino, fare sacrifici per loro. Il desiderio che essi non rimangano solo sogni. E la speranza, perchè purtroppo, non sempre tutto va secondo i nostri piani. Ma, da artefici del nostro destino, possiamo sempre fare qualcosa per modificare le cose.

Intendere i propri sogni, desideri e speranze non in senso utopistico, ma in una concezione prettamente realistica è possibile. È la via da perseguire per raggiungere la felicità, quella vera. È questa linea di pensiero che incide profondamente le mie azioni e decisioni.

E, il quarto principio, è forse molto più difficile da seguire: non dimenticare. Mai, qualunque cosa ci succeda: positiva o negativa, persone, cose, sensazioni, attimi. Dimenticare vuol dire perdere una parte di se e rimpiazzarla con il nulla. Dimenticare vuol dire rimuovere ricordi dolorosi per sostituirli a quelli felici: molto facile, ma così facendo, non cresceremo mai. Non dimenticare significa crescere, maturare giorno per giorno, portarsi un carico di "momenti di vita" sempre maggiore, da cui trarre insegnamenti e suggerimenti per la realizzazione della nostra vita.

A te che leggi: segui i tuoi sogni, per quanto impossibili, contorti o irrelizzabili che essi siano. Se pure non riuscirai a realizzarli, potrai avere la consapevolezza di aver vissuto senza rimpianti. Perchè essi, alla fine, non sono nient'altro che sensazioni provate quando non seguiamo il nostro stesso essere.

Dream.
Wish.
Hope.
...and don't forget!

domenica 21 novembre 2010

Expand your world!

Ultima puntata di lost, vista nuovamente: breve dialogo tra Jack e Desmond e le tante "riunioni" dell'alt reality. Ed ecco il post vero e proprio.

Quante volte prendiamo treni o autobus? Quante volte attendiamo il nostro turno in una sala d'attesa? Quante volte facciamo la spesa, passeggiamo, guidiamo tra il traffico o andiamo al ristorante?
In breve: quante volte veniamo a contatto con degli sconosciuti? Con persone che magari si incroceranno distrattamente e che saranno dimenticate dopo un attimo.
E se tra questi perfetti estranei, si potrebbe trovare un amico, una persona importante o l'anima gemella, che tanto ci si sforza di cercare in lungo ed in largo?
Non potrebbe essere quell'uomo con la maglia nera e la croce appesa al collo la persona che ci cambierà la vita? La carriera di quel bar in cui ci siano fermati di passaggio, chi ci assicura non sia il nostro complementare?

E rivedendo le prime stagioni di Lost (che, ripeto: per me non è stato solo un telefilm), mi viene da pensare....e se l'aereo non fosse mai caduto? Jack non avrebbe mai conoscito Kate, Charlie sarebbe rimasto un tossicodipendente, Sawyer un truffatore,  Locke non avrebbe trovato una ragione di vita...
Erano degli estranei, che il destino ha unito. Per sempre.

E chissà se quella ragazza dai capelli ricci che prende il treno insieme a noi non possa diventare un pezzo centrale nella nostra vita. Dobbiamo aspettare che sia il destino a fare la prima mossa? O tocca a noi buttarci ed "espandere il nostro mondo"?

The world ends with you. If you want to enjoy life, expand your world. You gotta push your horizons out as far as they'll go.
Il mondo finisce con te. Se vuoi avere il massimo dalla vita, espandi il tuo mondo. Devi spingere i tuoi orizzonti più lontano ogni volta che si ingrandiranno.

Espandi il tuo mondo.

Alla prossima!

martedì 16 novembre 2010

Just a new post

Come quando improvvisamente mi prendono quei periodi tristi e poco divertenti, da qualche giorno mi sento carico e pieno di vitalità, come se non potessi più avere problemi. Bhè, sicuramente meglio così!
E intanto con l'università si va sempre più avanti: domani arrivano ben 150 pagine solamente sull'Art Nouveau (tralaltro ho imparato che si scrive Nouveau e non Nuveau solo oggi) e sono riuscito a fare un primo lavoro su AutoCAD (delle proiezioni di solidi stupidi; nulla di particolare ma sono felice!).
Per il resto nulla da dire. Solo che in questi giorni mi sento così "senza nulla da fare"...troverò un modo per passare le giornate simpaticamente? Alla prossima!

ps: mi sono arrivati in settimana i biglietti per il concerto del 27 febbraio a Milano dei Sonata Arctica. Si, sono indubbiamente felice!

lunedì 15 novembre 2010

Other media

Ho aperto la pagina ufficiale di Facebook per il blog. Parallelamente a questa, userò quella del social network per condividere i "flussi" di coscienza e i miei pensieri. Faccio ciò per una questione di ordine: condividere cose brevi, rapide, di poche righe (traduzione "interpretative" di canzoni ad esempio), preferisco farlo con delle semplici note di Facebook. Userò lo stesso il blog, ma per interventi più sostanziosi.

venerdì 12 novembre 2010

...but I cant recall her name

Sono qui, mentre eseguo il backup del mio portatile (tra musica, documenti per la facoltà e quello che ci metterò in futuro, se perdo solo qualche megabyte, mi suicido) a pensare ad una canzone che mi piacque tanto all'epoca quanto ad oggi. È Whatsername dei Green Day, l'ultima traccia dell'album American Idiot. Un brano semplice, senza troppe pretese, con un testo così banale, scarno, ma che mi ha colpito e mi ha fatto riflettere un bel pò.
Il protagonista ripensa a "lei", una ragazza di cui ha tantissime foto e probabilmente con cui ha passato parecchio tempo della sua vita. Ma le loro strade si sono separate e da allora non si sono visti più. Gli anni sono passati e riesce a ricordare la sua faccia, ma non più il suo nome. Ha "dimenticato lei, ma non il tempo..."

Quante persone importanti nella nostra vita perderemo? Con quante passeremo momenti bellissimi che rimarranno impressi nel tempo, ma che la vita farà finire prima o poi? Quante ne abbiamo gia perse?
Vi lascio con questi pensieri, tutt'altro che felici e sereni, devo ammetterlo. Ma c'è un posto in cui non potranno mai scoparire. Sta a voi trovarlo.
Alla prossima!

Thought I ran into you down on the street
Then it turned out to only be a dream
I made a point to burn all of the photographs
She went away and then I took a different path
I remember the face
But I cant recall the name
Now I wonder how Whatsername has been

Seems that she disappeared without a trace
Did she ever marry 'ol Whatshisface
I made a point to burn all of the photographs
She went away and then I took a different path
I remember the face
But I cant recall the name
Now I wonder how Whatsername has been

Remember, whatever
It seems like forever ago
Remember, whatever
It seems like forever ago

The regrets are useless
In my mind
She's in my head
I must confess
The regrets are useless
In my mind
She's in my head
From so long ago
Go--go--go--

And in the darkest
If my memory serves me right
I'll never turn back time
Forgetting you, but not the time... 

mercoledì 10 novembre 2010

Qual è il posto in cui vorresti essere in questo momento? e perché?

Vorrei essere dappertutto e in nessun luogo.
Sicuramente esistono tanti posti dove mi piacerebbe trovarmi adesso (e magari non solo per un effimero momento). Non voglio certo dire che nel luogo in cui vivo mi trovo male: i periodi negativi capitano sempre ed è così che la vita va avanti. Sarebbe troppo facile scegliere un posto perfetto e viverci, senza cose negative ed il viavai che la vita porta con se.

Dove vorrei davvero essere? Dove potrei essere libero ed inseguire i miei sogni. E credo di esserci in fin dei conti in un luogo del genere.

martedì 9 novembre 2010

Hand in my pocket

Sentita oggi su Virgin Radio nella rubrica rock in translation mentre tornavo dalla facoltà. Bellissimo testo (vi allego la traduzione italiana) e sonorità...devo cominciare ad ascoltare qualcosa della Morisette.
Un vero e proprio inno alla vita, mi rende felice e fa capire che è inutile fossilizzarsi sui propri problemi, per quanto essi possano essere brutti e pesanti. Basta sorridere. Just smile =)






Sono squattrinata ma sono felice
Sono povera ma sono gentile
Sono bassa ma sono sana, si
Sono altezzosa ma ho i piedi per terra
Sono sana di mente ma sono schiacciata
Mi sono persa ma sono ottimista, tesoro

E a cosa tutto si riduce
E’ che tutto sta per andare bene, bene, bene
Perché ho una mano in tasca
E l’altra sta dando il cinque

Mi sento ubriaca ma sono sobria
Sono giovane e sono sottopagata
Sono stanca ma sto lavorando, si
Mi preoccupo ma sono insoddisfatta
Sono qui ma sono veramente andata
Sono in torto e sono dispiaciuta, tesoro

E a cosa tutto si riduce
E’ che tutto sta per andare abbastanza bene
Perché ho una mano in tasca
E l’altra sta dando un colpetto a una sigaretta

E a cosa tutto si riduce
E’ che non l’ho ancora previsto
Perché ho una mano in tasca
E l’altra sta facendo il segno della pace

Sono libera ma sono concentrata
Sono verde d’invidia ma sono saggia
Sono severa ma sono cordiale, tesoro
Sono triste ma sto ridendo
Sono coraggiosa ma mi sto cagando sotto
Sono malata ma sono carina, tesoro

E a cosa tutto si riduce
E’ che nessuno l’ha ancora previsto
Ma ho una mano in tasca
E l’altra sta suonando il pianoforte
E a cosa tutto si riduce, amici miei, si
E’ che tutto va semplicemente bene, bene, bene
Perché ho una mano in tasca
E l’altra sta chiamando un taxi

venerdì 5 novembre 2010

Il vagabondo ed i sedici dei

Oggi ho finito il videogioco "Shadow of the Colossus" e ho voluto dedicare un post del blog su questa piccola perla per PS2. Giocato immediatamente subito dopo aver finito ICO, sono rimasto enormemente sorpreso da SotC. Va detto che gia lo giocai una volta tanto tempo fa ma, per la concomitanza con Final Fantasy XII, lo abbandonai praticamente a metà.
Ed ora l'ho completato. Non voglio parlare degli aspetti tecnici del gioco o dei suoi mille difetti (telecamere), ma delle emozioni che una storia raccontata se non per parti essenziali, con tanti enigmi e misteri, possono suscitare.
È bellissimo vedere Wander il vagabondo che, tutto da solo, si aggira per una mappa da far invidia a GTA: Vice City e combatte contro i sedici idoli del gioco, il tutto solo e soltanto per l'amore di Mono, che attende all'altare del Sacrario del Culto, avvolta in un vestito di un bianco intenso come non mai. E, nonostante uccidere i colossi non l'ho reputata una cosa giusta (mi facevano pena in fin dei conti...) e la sensazione sempre più crescente che Wander fosse solo una pedina nelle mani di Dormin, alla fine il messaggio che il gioco trasmette è di una solennità unica. Esistono davvero persone disposte a mettersi contro gli stessi dei e contro il mondo, affrontare da soli ogni tipo di pericolo solo per Amore?
E una nota anche per lo splendido legame tra Wander e Agro, fedele compagno ed amico, unico appiglio per scappare dalla solitudine delle lande dimenticate...

mercoledì 3 novembre 2010

Stratovarius

Da tantissimo tempo che non sentivo gli Stratovarius. Il periodo in cui mi fissai per loro fu probabilmente l'inizio di dicembre di due annetti fa. Riuscirono a farmi riprendere da un periodo non particolarmente felice.
Forse il loro difetto principale è di aver fatto mille album praticamente tutti uguali. Ma ogni volta che mi sento giu o mi serve un pò di carica, i ragazzi finlandesi non sbagliano mai.
Hunting high and low è la prima canzone che ho sentito degli Stratovarius e risentirla ora dopo davvero TANTO tempo mi fa un effetto stranissimo...

domenica 31 ottobre 2010

Learning to hate

Si. Devo imparare ad odiare. Seriamente. È molto più difficile odiare che amare, ma le soddisfazioni che può dare l'odio sono tremendamente divertenti.

What's the meaning of "love"?

Me lo chiedi in un momento in cui sento il cuore morto e sepolto purtroppo, che non ha ne la voglia ne la forza di essere coinvolto nuovamente in un qualcosa di amoroso.
A meno che non trovi qualcuna che REALMENTE mi interessi sul serio e che mi spinga di nuovo ad innamorarmi.

sabato 30 ottobre 2010

Berlusconi in sogno

[sogno della notte tra il 29 ottobre e il 30 ottobre 2010]
Mi trovavo ad un comizio politico dove c'era praticamente tutta la politica italiana. Mi aggrego ad un corteo di Beppe Grillo e del PD (sono apolitico ndr) e tutti insieme si cantano prima inni contro il PDL (roba normale), poi proprio contro Berlusoni, la sua virilità e tante coste stupidissime. L'ultima parte degli sfottò contro abberluscone si svolge praticamente in uno stage di Metal Gear Solid: Peace Walker (fabbrica di caffè), dove tutto d'un tratto spunta il nano, sorridente, che dice semplicemente: "è diffamazione, ciao".
Quindi si va tutti a casa. Mentre guido per tornarmente, vedo un poliziotto che da addosso verbalmente ad un vecchietto perchè, secondo lui, era uno dei manifestanti. Mi avvicino, e subito gli dico di smetterla di maltrattare l'anziano. Lui se ne fotte. Chiamo il 112 e richiedo l'intervento di una pattuglia per far finire quell'abuso di potere. Lo sbirro continua. Io richiamo e dall'altro capo mi dicono che a breve arriveranno.
Dico al poliziotto che urlava contro il vecchietto che è un codardo, perchè di tanti ragazzi/adulti presenti al corteo, riconoscibili con magliette inequivocabili di partiti e/o l'immancabile Che Guevara, lui se la stava prendendo con un nonno. Aspettiamo la volante. Io felice, lui mortificato e pronto al peggio.

Only for myself.

Ok.
Basta a sbattersi per pensare agli altri e tutto il resto. Solo per me stesso da oggi.

giovedì 28 ottobre 2010

Break

Nulla. Non ho voglia di scherzare e di fare stupidate stasera. Non so cosa sia, ma davvero non mi sento in vena e sono assai suscettibile ed incazzato non so per cosa. Spero passi presto.
Rottura di coglioni.

venerdì 22 ottobre 2010

Stars have chose to fall

Eccomi a scrivere su questo blog dopo quasi una settimana. La mia prima settimana universitaria giunta ormai al termine (studio Design e Comunicazione ad Aversa). Volevo scrivere qualcosa durante questi giorni, ma ho deciso semplicemente di tirare le conclusioni finali dell'inizio della mia vita universitaria.
Le cose cominciano davvero a farsi serie. Sono solo alla primissima fase di questo corso e gia ho capito che non sarà facile e semplice come il liceo. Fortunatamente, il corso mi piace parecchio e si prospetta davvero interessante. Oltretutto, l'ambiente universitario ha un nonsochè che mi attrae fortemente. Si, sarà davvero un'esperienza bellissima, nel bene e nel male.
Per il resto, una settimana serena, senza troppi pensieri per la testa. Aspettando solamente domenica per le mazzate alla reggia di Caserta per sfogare un pò di sano stress!

lunedì 18 ottobre 2010

Un fiore che sboccia nei bassifondi

Una mia cover con chitarra del tema di Aerith in Crisis Core: Final Fantasy VII. La canzone è sicuramente tra le mie preferite di tutta la serie di Final Fantasy. Oltre che per la musicalità in se e per se, anche perchè mi ricorda tantissimo uno dei personaggi più riusciti nel mondo dei videogame: Aerith Gainsborough. Ottima nel capitolo originale, adorabile nel Crisis Core (la sua triste storia d'amore con Zack è al limite delle lacrime...). 
Più in la pubblicherò altre cover musicali ispirate al mondo dei videogame...mi diverte tanto suonare le colonne sonore che hanno accompagnato le mie ore di gaming da anni.

sabato 16 ottobre 2010

Changin'

E sia. Lunedì inizierò finalmente l'università (Design e Comunicazione; sede di Architettura di Aversa). La mia vita stà per cambiare nuovamente: nuove responsabilità, amici, orari, impegni e quant'altro.
Nulla da dire comunque, mi sento pronto per quest'altro importante cambiamento...sperando che vada tutto bene o al di sopra delle mie previsioni!

venerdì 15 ottobre 2010

Il gatto di Schrödinger è vivo

Oggi, ultima puntata della prima serie di The Big Bang Theory. Nulla da dire sulla serie (a me mi fa morire; forse toglierei le finte risate, ma è davvero geniale e dannatamente divertente), ma spendo due parole sul paradosso del Gatto di Schrödinger tramite il quale Sheldon cerca di far capire a Penny che non deve rifiutare l'appuntamento di Leonard.
A prima vista, una cosa tanto comica. Ma analizzandolo, è profondamente pieno di messaggi quella scena. Come possiamo essere sicuri che il gatto sia morto senza aprire il coperchio? Come facciamo ad essere sicuri che a quella festa ci annoieremo se non ci andiamo? Come facciamo a vivere la vita se non la viviamo?
Vi può sembrarare banale, ma a me ha dato tanto da riflettere quello che ha detto Sheldon. E la risposta di Penny a Leonard: il gatto di Schrödinger è vivo.
Dovrei cominciare a vedere anche io se il gatto è vivo o morto.

giovedì 14 ottobre 2010

Lost

Lost. Sicuramente il mio telefilm preferito. Non potevo non dedicare un post a questo capolavoro (in futuro ci ritornerò, ne sono certo) che mi ha molto toccato e, sicuramente, anche un pò cambiato.
La cura nei dettagli e nei particolari di questo telefilm mi ha certamente influenzato tanto. Non riesco più a fare a meno di notare incongruenze, sottigliezze o "storie" per collegare gli eventi in libri, film, videogames...
Caratterizzazione dei personaggi splendida, per sei lunghe stagioni che, settimana dopo settimana (dalla terza in poi l'ho guardato sub ita in contemporanea con le uscite USA; grazie di cuore agli Italian Subs Addicted, la frase in chiusura è loro) mi ha emozionato, fatto arrabiare, riflettere e più di una volta mi ha lasciato senza parole. Eccessivo mindfuck, questo non lo si può non ammettere. Ma a me il finale, con le sue incongruenze e la sua exit strategy così semplice ma così splendida, mi ha fatto realmente piangere lacrime e lacrime come non accadeva da tempo.

Ci siamo, il momento che tanto a lungo
abbiamo atteso e temuto e' arrivato.
E' il momento di ringraziare voi, amici
fedeli, per esserci stati vicini e,
con il vostro affetto, spronato a
continuare questo favolosa avventura.
Siete stati la nostra Luce e per noi
proteggervi e' stato un piacere e un onore.
Dicono che nessun uomo e' un'isola ma noi
tutti, insieme, per questa fantastico viaggio,
lo siamo stati.


mercoledì 13 ottobre 2010

Principessa di un regno che non sai dov'è

La prima sigla italiana della prima serie di Sailor Moon. Non so perchè, ma questa canzone mi ha sempre messo i brividi. Una melodia che mi ha sempre ispirato un velo di tristezza e di ansietà. Con un testo che, in alcune frasi (principessa di un regno che non sai dov'è) non fa altro che aumentare questo effetto. L'ho risentita ultimamente (non chiedetemi dove e quando, non lo ricordo) e mi ha fatto ritornare in mente quello che un tempo era il cartone che, cascasse il mondo, la sera DOVEVO vederlo. Faceva in un programma su Canale 5 (o Italia Uno?) presentato da un capitano di vascello insieme all'indimenticabile e splendida Cristina d'Avena dei tempi d'oro, che ogni tanto cantava qualche suo successo prima della puntata.
Magari un giorno lo rivedrò tutto dall'inizio, mi piacerebbe tanto.



Raggio di luna che accendi la notte
poi dove vai?
Pallido sole che dondoli sogni
che segreti hai?
Ogni sera tu sali lassù
ma al mattino non ci sei già più,
dove vai?

Raggio di luna che rendi la notte romantica,
con quella luce che avvolge la sera bianca e pallida
Sailor Moon, hai la luna in te,
principessa di un regno che non sai dov'e'....
Sailor Moon, sempre magica,
Sailor Moon Sailor Moon sei fantastica !
Sailor Moon amica Sailor Moon
con la luna sai vedi sempre dove vai.
Sailor Moon amica Sailor Moon
senza luna sai, la notte è scura più che mai !

Raggio di luna che vinci da solo l'oscurità,
col tuo brillare fai dolce la luna per l'umanità.
Sailor Moon, hai la notte in te,
principessa di un regno che non sai dov'e'....
Sailor Moon sempre magica,
Sailor Moon Sailor Moon sei fantastica
Sailor Moon amica Sailor Moon
con la luna sai, vedi sempre dove vai !
Sailor Moon amica Sailor Moon
senza luna sai, la notte è scura più che mai !

Sailor Moon amica Sailor Moon
hai la luna in te,
con la luna sai, vedi sempre dove vai.....

martedì 12 ottobre 2010

Chuck

Da appassionato del telefilm american Chuck, non potevo non esprimere la mia insoddisfazione verso la tanta attesa quarta serie. Siamo arrivati al quarto episodio, ma a me non convince affatto. Ogni puntata è incentrata troppo su Chuck <3 Sarah, tralasciando l'umorismo e la genialità delle precedenti tre stagioni. Una cosa in particolare: la troppa assenza del mitico John Casey, che, volente o nolente, è diventato il mio personaggio preferito, ottima spalla comica inaspettata (mitica la sua interpretazione nella terza serie), ma rilegato ad un ruolo pressocchè terziario in questa nuova serie. Spero sia solo l'inizio, ma le troppe assenze (Buy More?) che hanno lasciato il posto a Chuck e Sarah non mi sono piaciute affatto. Non è questo il telefilm che ho amato.

Tarja

Mi sono finalmente deciso a procurarmi la discografia solista di Tarja Turunen (ex vocalist d'oro dei Nightwish). La mia cantante preferita, senza ombra di dubbio. Ho cominciato ad ascoltare l'album Henkays Ikuisuudesta ed è magnifico...commovente, energico e sublime. La adoro.

La canzone a fianco è En Etsi Valtaa Loistoa, in finlandese. Una delle migliori, insieme ad una spettacolare Happy Christmas (war is over).

Bianco Cavalier

Nella noia più totale di un'ulteriore giornata che passerà senza far nulla, oggi andrò dal ferramenta per comprare bomboletta spray, scotch adesivo e carta velina per cominciare a lavorare sul cosplay del Lancelot Albion (immagine a fianco). Naturalmente sarà la versione "comica", fatta con un semplice scatolone (quello del basso di mio fratello), carta velina verde dietro per fare le ali e la spada di Mauro ridipinta di bianco per l'occasione. Tutto per la fiera che si terrà a Sarno domenica. E si, devo ammettere che amo tantissimo queste fiere piccole. A dispetto dei vari Romics o Comicon sono quelle dove alla fine ci si diverte di più, dove la gente è più spontanea e dove alla fine si riesce a scambiare quattro chiacchiere con le altre persone.

E forse il sogno di prendere una Reflex potrebbe diventare presto realtà...bisognerà aspettare il 18 per saperlo (altre informazioni forse in altri interventi...). Speriamo bene.

lunedì 11 ottobre 2010

War n' Justice

Noi siamo i Celestial Being. Il nostro obiettivo è l'eliminazione dei conflitti, anche se saremo abbandonati dal mondo...continueremo a confrontarci con esso. Per il mondo rappresentiamo un deterrente, anche a costo di usare le armi. Per questo dobbiamo continuare ad esistere. Per il futuro.

Queste sono le parole con cui Setsuna chiude la serie animata Gundam 00. Bellissime, per concludere egregiamente un Anime che tanto mi è piaciuto e mi ha fatto riflettere sul tema della guerra e sui modi per evitare o annullare del tutto i conflitti nelle varie zone del mondo.
E sono arrivato a comprendere che i Celestial Being non sbagliano combattendo la guerra con la guerra. Sono sempre stato della filosofia del "combatti il fuoco col fuoco". Non è con le parole che le guerre finiranno e che ci sarà la pace. La vera Pace verrà solo quando una superpotenza mondiale dimostrerà la sua imbattibilità sul campo di battaglia, con un esercito enorme ed indistruttibile, in modo da essere il deterrente perfetto per garantire la pace. Un pensiero un pò Machiavellistico, ma tremendamente realista.

Naturalmente bisognerebbe distruggere cose come la religione in primis, la vera e propria causa di incomprensione tra uomini, che con i suoi vari estremismi (non solo islamici; pensiamo ai roghi di streghe, la caccia agli ebrei e le stragi della somma Chiesa Cattolica Apostolica Romana ai tempi del Medioevo).

Ma suvvia, tutto ciò non accadrà mai! Guerra, morte e distruzione portano una quantità di risorse economiche che in tempo di pace mai si verrebbero ad accumulare!

Sperando che un giorno i Celestial Being arrivino sul serio.

Namida no Mukou


L'ultima opening della serie animata Gundam 00 (seconda serie). Era da tanto che non vedevo un Anime (l'ultimo è stato Baccano! tanto tempo fa) ed avevo voglia di vedere questa serie che avevo nell'hard disk esterno da tempo immemore. Non sono un grande appassionato di robottoni (anche se dopo Code Geass e Gurren Lagann il mio giudizio è cambiato) e questa è stata la mia prima serie di Gundam in assoluto.
Non mi tralascio sui commenti (mi mancano un 5-6 episodi e lo finisco), ma mi pare sullo stesso livello (se non superiore) a quel capolavoro di Code Geass.

Perchè pubblico una canzone oggi? Semplicemente perchè mi piace tantissimo sia la cadenza musicale delle parole ed il testo (commovente ;_;). Se non avete nulla da fare, sentitela pure. Testo naturalmente in inglese (non conosco il giapponese e non mi interessa sinceramente), non lo traduco in italiano per mancanza di voglia e perchè si tratta di parole di uso comune.

She makes someone sad,
even if she doesn’t laugh…
that type of girl
was dejected,
and cried into the night.
I cling on as it gets cold…
but I’m freezing
and falling into reality…
were there’s no shelter.
“Living is to fight” somehow,
that reason
closed up
My Heart…My Story…
I can see beyond my tears,
I’m shining.
One day we’ll meet,
so for our sake,
I’ll wait for the dawn…
She makes someone sad,
even if she doesn’t laugh…

that type of girl
was dejected…
Your Story.
We continued to bathe the moon light
and we sat down.
The light in the city of rain
seems like it will light our way.
It’s okay if you live on,
that alone,
no matter the reason,
I’m fine with just that.
My Heart, My Story.
I can see beyond our tears,
we’re shining.
In the small window,
the blue sky is reflected,
just like back then.
Ah, Ah, but I can’t fly
like a bird can…
We can’t unreasonably laugh,
but continuing like this is fine,
we just have to continue to believe.
We can see beyond our tears,
we’re shining.
If we evade the darkness,
that sky will surely
change into a prismatic sky.
When we made someone sad,
we felt the pain,
in order to not forget that,
we gently closed our eyes,
and cried.
  

Hello world.

Primo post, nuovo blog da me realizzato (farà la classica fine nel dimenticatoio? Sono pronto a scommetterci), ma il primo in cui non sono "monotematico", ma voglio semplicemente lasciare i miei pensieri alla rete del Web e, magari, toccare qualcuno (illuso).

E sono qui, l'orologio segna le 00.32 di un 11 Ottobre 2010 che stà per iniziare, i miei dormono e mio fratello ha la TV accesa sulle Iene, ma probabilmente è nel regno di Morfeo anche lui. Io qui, al PC, a scrivere questo post, un pò in giro per la rete, un pò chattando...

Mente un pò in subbuglio, tra una giornata divertente come poche in questo periodo (grazie a Mauro e a tutti), l'università che inizia tra poco, ed una strana sensazione di incompletezza e solitudine dentro di me. Sarà passeggera, e lo spero. E spero che dal 18, quando la facoltà aprirà i corsi, la mia vita subisca delle pesanti scosse e verrà cambiata, in meglio o in peggio.

Lascio questo post come una breve intro a questo nuovo blog-progetto che vorrei prendesse una forma concreta (una trentina di interventi?), ma tutto dipenderà da me e da quello che mi accadrà.
Buona notte, io rimango un altro pò al PC, oggi non ho sonno.
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